La “Bomba” contro Enigma

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Marian Adam Rejewski

La necessità di decrittare i messaggi tedeschi aveva fatto si che i polacchi (con Marian Adam Rejewski al comando) già dal 1932 si concentrassero su Enigma, portandoli a conoscenza delle connessioni elettriche dei rotori. Sempre dei polacchi fu l’idea di costruire una macchina che potesse battere Enigma: nacquero così le bombe (chiamate così per i rumorosi scoppiettii che emettevano durante l’elaborazione).

Queste informazioni vennero passate nel 1940 agli inglesi che iniziarono il loro “assalto” ad Enigma a Bletchley Park. Questo rappresentò per gli inglesi un enorme passo avanti, in quanto le loro ricerche non avevano ancora portato a nulla. Questa parte del progetto fu assegnata ad Alan Turing e alla sua squadra, i quali non ci misero molto a scoprire che i tedeschi utilizzavano due chiavi diverse per trasmettere: una Nazionale, decifrata facilmente in poco tempo, e una Estera riservata agli U-Boot, molto più sicura. Per forzarla gli “zii malvagi” – The Wicked Uncles, così vennero chiamati – portarono avanti l’idea di poter “battere una macchina con una macchina”, perciò cercarono di realizzare una vera e propria macchina di Turing volta però solo alla decifrazione di codici. Questa macchina rappresentava perciò una nuova forma bomba basata sulle parole probabili, cioè si cercava di indovinare una tra le parole del testo cifrato e usarla come configurazione della macchina. Era molto più potente delle prime Bombe, ma ancora molto lenta e poco affidabile in termini di risultati.

Nonostante ciò la squadra riuscì ugualmente a decifrare gran parte dei messaggi con la complicità dei tedeschi: molti messaggi, come i bollettini meteorologici, venivano inviati più volte con entrambe le chiavi e questo facilitò di molto il lavoro di decrittazione. I tedeschi però erano sicuri dell’impossibilità di decrittare Enigma, così che attuarono forti repressioni in Francia alla ricerca di una rete di spie che però non esistevano.

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La baracca n° 6 (Hut 6), luogo di lavoro della squadra

Nel 1942 il comando della squadra passò a Hugh Alexander e ad Alan Turing fu assegnato principalmente un ruolo di referente. L’entrata in guerra degli Stati Uniti alla fine del 1941 fece si che le informazioni note agli inglesi dovessero essere passate anche agli americani, perciò fu compito di Alan mettere al corrente i nuovi alleati d’oltreoceano compiendo un viaggio in America dove poté anche approfondire le sue conoscenze meccaniche (che si riveleranno utili più avanti) visitando le più importanti industrie americane, molto più avanzate non solo di quelle inglesi ma in generale di quelle europee.

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Una recente riproduzione del Colossus

Nel frattempo la squadra, sulla base della bomba, sviluppò e realizzò il Colossus: questa macchina era in grado leggere i codici mediante i nastri forati e al suo interno simulava tutte le combinazioni possibili. Con ulteriori miglioramenti nel 1944 il Colossus era finalmente in grado di sostituire appieno un analista e, soprattutto, riusciva a decifrare i messaggi di Enigma. Questo significava avere sotto controllo le posizioni degli U-Boot e delle navi tedesche, ma questo non doveva trapelare.

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